Jazz Spirit

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Jazz Spirit

Suoni e Visioni.
Sulle tracce delle Emozioni.

Alla ricerca di una emozione visiva, sonora e personale in una immagine. Un percorso che dalla pittura alla fotografia ci farà incontrare storie e visioni, legate alla ricerca e al sentire interiore, elementi questi che da sempre sono il fulcro per ogni produzione artistica. Resisteranno ancora nell’era del Digitale e dei Social?

Da anni, con la sua Olympus, Ninfa immortala il mondo del jazz, i concerti e gli spettacoli; ritrae l’anima dei musicisti e lo spirito dei loro strumenti per fonderli in un’unica entità: la musica. “JAZZ SPIRIT una linea immaginaria su cui sostare aprendo le ali della nostra fantasia, per cercare di cogliere qualcosa che sta intorno a noi e restituirlo nella sua bellezza e nella sua profondità” Pino Ninfa. E a proposito del suo rapporto con la fotografia di scena, e in particolare con la musica jazz, continua “Ogni cosa si muove in una sorta di danza a cui mi piace partecipare come spettatore e fotografo”.

Come specifica Roberta Zanutto (in una delle prefazioni del catalogo – disponibile solo in copie limitate per una scelta artistica che punta all’alta qualità – , edito da MFD) : “Tutto ciò che fa parte del grande macchinario dello spettacolo è degno di esserne protagonista: il dietro le quinte, gli elementi stessi del palco, le strade cittadine. Nelle immagini di Pino Ninfa i ruoli di spettatori e musicisti seguono una gerarchia che è parallela. L’energia scaturisce dal corpo dei musicisti, passa agli strumenti e da lì pervade l’atmosfera fino a inglobarne l’auditore”.

Grande spazio viene, quindi, lasciato al luogo in cui le performance si svolgono, come fosse una cassa di risonanza, sia esso un palcoscenico di teatro, un intimo locale o una piazza, tanto che in alcune immagini la città stessa sembra diventare strumento musicale.

Pino Ninfa

PINO NINFA opera nell’ambito della fotografi a di spettacolo e di reportage. Da tempo si occupa del recupero e della salvaguardia dell’ambiente, seguendo progetti di sviluppo delle popolazioni locali nelle foreste Africane e in Amazzonia. Particolare attenzione è riservata all’universo femminile e agli abusi di cui è spesso vittima. Ha realizzato progetti per il sociale in India, Nepal, Haiti, Sudafrica, Eritrea. Da anni sviluppa progetti sulla solidarietà con diverse ONG fra cui Emergency, Amani, CBM Italia e Cesvi. Parallelamente all’attività di fotografo, Ninfa si occupa di didattica, tenendo workshop in Italia e all’estero.

In ambito musicale, oltre a fotografare nei festival, sviluppa progetti multimediali, fra i quali: Haiti ricostruire la speranza alla Casa del Jazz a Roma con Enrico Zanisi, Sudafrica con Franco D’Andrea Trio al Piacenza Jazz Fest, Il tempo in posa con Danilo Rea a Catania, In viaggio fra sacro e profano con Paolo Fresu e Dino Rubino. È stato il fotografo uffi ciale dell’Heineken Jammin’ Festival dal 1998 al 2011 e per Heineken Italia ha seguito diverse edizioni di Umbria Jazz. Dalla sua apertura e fi no al 2004, è stato il fotografo uffi ciale del Blue Note di Milano. Ninfa è presidente dell’associazione P.I.M. (poesia-immaginemusica) che organizza e diffonde mostre e seminari di fotografi musicali. Con i musicisti Paolo Fresu, Franco D’Andrea, Stefano Bollani, Enrico Pieranunzi, Danilo Rea, Enrico Intra, Pietro Tonolo, Rita Marcotulli, Gavino Murgia e altri, porta avanti progetti sull’incontro tra musica e fotografia.

Ha esposto in diversi musei italiani e all’estero. Tra le sue pubblicazioni, Nero Tango: un viaggio fotografi co nel mondo del tango argentino (Marcos y Marcos), Emergency – Una speranza in Cambogia (Skira editore).