Lacrime di pietra

di Leonardo Benedetti

“L’uomo è il peggior nemico delle cose che costruisce”
George Dennis

Sedotta, abbandonata ed oltraggiata dall’uomo, lacerata e violentata dallo scorrere del tempo, scandito da lacrime di pietra versate lentamente, giorno dopo giorno.
Veniva chiamata Isola del Diavolo, un girone dell’inferno dantesco ricavato da una costola di paradiso mediterraneo.
Adesso, a Pianosa, dopo l’esodo di massa in seguito alla chiusura improvvisa della colonia penale, rimane solo una necropoli di lapidi domestiche, strade vuote, indicazioni arrugginite per residenti inesistenti.
Ma la sua anima ferita conserva ancora la storia di chi ha fatto la sua storia, la sua pelle, bruciata dal sole, accarezzata dalla luna è ancora umida delle sue lacrime.

 

Leonardo Benedetti

Nato a Firenze, Maestro di tennis per lavoro (e per passione), fotografo per passione ho iniziato a coltivare, da ragazzo, l’interesse per i paesaggi naturalistici; in seguito ai primi viaggi e alle esperienze a contatto con popolazioni differenti che ne derivavano, ho spostato il mio obiettivo verso reportage in cui la figura umana iniziava ad avere un ruolo determinante; ma insita e nascosta c’era sempre l’attrazione verso tutto ciò che si mostrava abbandonato.

Il progetto su Pianosa nasce proprio da questo sentimento di rabbia che riappare ogni volta che qualcosa di meraviglioso viene dimenticato per chissà quale interesse incomprensibile.