Polaroid Lab

Home / Polaroid Lab

Presentazione Polaroid Lab
a cura di Alan Marcheselli

” Quante foto hai sul cellulare ? ” così è iniziata la campagna pubblicitaria del Polaroid Lab, ovvero una piccola sviluppatrice in grado di trasportare in modo analogico le foto da smartphone su pellicola fotografica istantanea Polaroid Originals.

Come funziona ? Quali altre sorprese riserva ? Venite a scoprirlo Sabato 7 Dicembre presso Galleria Paoletti Strada Maggiore 14 dove Alan Marcheselli vi darà dimostrazione delle potenzialità dell’ultima creazione di Polaroid.

Alan Marcheselli ha fatto dell’unicità della Polaroid la sua bandiera, la sfida è stata creare un immagine e riprodurla con Polaroid Lab e successivamente, manualmente, dare a 8 riproduzioni una connotazione unica. Le opere saranno visibili e in vendita presso Galleria Paoletti in occasione della presentazione del Polaroid Lab.

Dal tuo Smartphone direttamente su pellicola Polaroid Originals

Polaroid Lab ed è un dispositivo che stampa le foto scattate dallo smartphone senza utilizzare nessun tipo di connessione. Niente Wi-Fi, niente Bluetooth e niente cavi. L’immagine da stampare viene infatti ricreata sfruttando la luce dello schermo dello smartphone che viene proiettata all’interno di Polaroid Lab.

Il dispositivo funziona in accoppiata con l’app Polaroid Originals da dove è possibile selezionare la foto che si desidera stampare e applicare anche dei filtri o delle modifiche.

INGRESSO LIBERO / FREE ENTRY

L’autore

Chiamatemi Polaroider

Alcuni anni fa – non importa quanti esattamente – avendo pochi o troppi pixel tra le mani e nulla di particolare che mi interessasse nei sensori CCD o CMOS, pensai di darmi alla fotografia integrale e vedere la parte istantanea del mondo.
E’ un modo che io ho di cacciare la malinconia e di regolare la circolazione.

Ogni volta che m’accorgo di atteggiare le labbra al torvo, ogni volta che nell’anima mi scende un maggio umido e piovigginoso, ogni volta che mi accorgo di fermarmi involontariamente dinanzi alle agenzie di pompe funebri e di andar dietro a tutti i funerali che incontro, e specialmente ogni volta che il malumore si fa tanto forte in me che mi occorre un robusto principio morale per impedirmi di scendere risoluto in istrada e gettare metodicamente per terra il cappello alla gente, allora decido che è tempo di mettermi a fotografare al più presto.

Questo è il mio surrogato della pistola e della pallottola.
Con un bel gesto filosofico Catone si getta sulla spada: io cheto cheto mi metto a scattare istantanee.
Non c’è nulla di sorprendente in questo.
Se soltanto lo sapessero, quasi tutti gli uomini nutrono, una volta o l’altra, ciascuno nella sua misura, su per giù gli stessi sentimenti che nutro io verso la fotografia.

Alan Marcheselli