Enzo

di Cristina Malcisi

Un racconto fotografico che si muove fra tenerezza e rabbia, la tensione che nasce dal desiderio di prendersi cura di qualcuno e l’insofferenza per il tempo che sembra scappare da me.
Tempo che ora sento essere stato mio comunque, vissuto anche attraverso la fotografia.
Inseguire l’altro di nascosto o imponendomi, nello scorrere del quotidiano.
Il corpo che abbandona, la fuga verso i ricordi. Il bisogno, che non scompare, di sentirsi vivi nonostante la frustrazione di dover chiedere perché non si riesce più a fare.
Spazi pieni. Movimenti incerti.
Frammenti di eventi giornalieri in una casa rifugio e prigione, libri dappertutto, spostamenti lenti da una stanza all’altra, fumare, riposare, leggere e incazzarsi per non sentire la fragilità.
Gratitudine per essermi stato compagno anche in questa storia, coinvolto ma lasciandomi la libertà di sentirmi invisibile.

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Cristina Malcisi

Nata a settembre.
Indecisa per natura ma fortemente attratta dalla fotografia, migliorata senz’altro grazie anche ai vari corsi.
Grande viaggiatrice fino a qualche anno fa, per il momento mi muovo con la fantasia.
Amo la fotografia di strada, piccola cronaca di quello che mi circonda, volti, colori, situazioni.
La strada è per me un bellissimo scenario.
I libri e la musica mi suggeriscono spesso idee per scattare.
Sono curiosa e sto imparando ad essere paziente.